Cos'è il "Waterfall" nel mondo delle varie soluzioni della composizione della crisi


Articolo / a cura dell'Ufficio Studi di inFinance

Cos'è il "Waterfall" nel mondo delle varie soluzioni della composizione della crisi

Nell’ambito di una ristrutturazione del debito, uno degli aspetti più importanti è la definizione delle modalità con cui le risorse disponibili saranno distribuite tra i vari creditori. Il tema come possiamo immaginare è delicatissimo, si parla di ordine di distribuzione e modalità di distribuzione. Questo processo è spesso regolato da una clausola denominata in gergo “waterfall”, che determina una gerarchia per il rimborso dei crediti.

Il concetto di Waterfall

Il termine "waterfall" (cascata) si riferisce alla logica con cui i pagamenti fluiscono verso i creditori in una sequenza predeterminata. I creditori non vengono pagati contemporaneamente o in proporzione uguale, ma secondo una precisa gerarchia che rispecchia il livello di priorità o di garanzia associato ai loro crediti. Solo dopo che i crediti più prioritari sono stati interamente soddisfatti, i creditori di grado inferiore ricevono i pagamenti. Questa struttura assicura che i creditori privilegiati vengano pagati per primi in caso di liquidazione o distribuzione delle risorse.

La gerarchia nei Waterfall

La sequenza del waterfall può variare a seconda dell'accordo di ristrutturazione specifico e della giurisdizione, ma generalmente segue una struttura simile:

Anzitutto le prededuzioni. I pagamenti in prededuzione hanno la priorità su tutti gli altri, anche sui creditori privilegiati.

Esempi tipici di prededuzioni:

  • Spese di giustizia (costi del Tribunale e dei professionisti da questo incaricati)
  • Spese di accesso e gestione della procedura quali spese per esperto, advisors, legali ecc. Se ci pensiamo nessun professionista si metterebbe ad assistere un'impresa in crisi se non avesse la garanzia di essere remunerato per la sua prestazione professionale; ecco perché si è reso necessario introdurre il concetto e il livello di prededuzione nei pagamenti.

Poi i creditori privilegiati. Si tratta di un mondo molto variegato e con gradi di precedenza anche al suo interno. Anzitutto abbiamo due grandi mondi di privilegio:

  • I crediti privilegiati per natura (privilegio generale) quali le tasse dello Stato, le retribuzioni dei dipendenti, i crediti di agricoltori e artigiani ecc. Ma se ad esempio convivono in una stessa procedura crediti dello Stato, dei dipendenti, degli agricoltori chi viene pagato per primo? Esisteun complesso di articoli del codice civile che regola tale ordine: tali articoli vanno dal 2745 a 2783 ter. Nel nostro esempio prima dovrà essere soddisfatto lo Stato, poi i dipendenti e poi gli agricoltori (combinato disposto degli artt. 2777 e 2751 bis).
  • I crediti privilegiati per vincolo giuridico (privilegio speciale) quali i creditori che vantano ipoteche o pegni. Questi ultimi vengono soddisfatti in precedenza sul ricavato della vendita del bene ipotecato o sotto vincolo del pegno, se purtroppo il ricavato non sarà sufficiente per il residuo non pagato tali creditori si vedranno declassare al livello dei crediti non garantiti ovvero i chirografari.

Arrivano poi i creditori chirografari. Essi sono il gruppo dei creditori non garantiti. Chirografo è un termine affascinante, è l'insieme di chiro e grafo. Chiro è la "mano" (il chirurgo opera con le mani, il chiromante legge la mano) e grafo è il segno ovvero la firma. Chirografario è colui che ha solo un impegno di firma scritto a mano: ad esempio una mera firma su un contratto di fornitura che ne certifica il diritto di credito. Questi creditori sono in fondo alla catena del waterfall.

Ma ci sono creditori che arrivano addirittura dopo i chirografari. Si tratta dei finanziamenti dei soci e successivamente ancora de soci stessi per capitale sociale e riserve. Se avanzano risorse dopo aver soddisfatto tutti i creditori, gli azionisti o i proprietari dell'azienda possono ricevere eventuali eccedenze. Prima vengono pagati i finanziamenti soci (postergati per natura ai sensi dell'art. 2467 cc se concessi in un momento in cui risultava un eccessivo squilibrio dell'indebitamento rispetto al patrimonio netto oppure in una situazione finanziaria della società nella quale sarebbe stato ragionevole un conferimento) e poi i soci per il rimborso di riserve e capitale sociale.

Tutto vero?

In linea di principio sì! Anche se il Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (CCII) ha un po' controvertito le classiche regole del waterfall. Ciò che abbiamo spiegato sinora prende il nome di Absolute Priority Rule (APR). La Absolute Priority Rule stabilisce una rigida gerarchia per il pagamento dei creditori e degli azionisti. Questa regola si basa su un principio assoluto: i creditori con priorità superiore devono essere interamente rimborsati prima che quelli di grado inferiore ricevano qualsiasi pagamento.

Il CCII ha introdotto anche la Relative Priority Rule (RPR). La Relative Priority Rule è un approccio più flessibile rispetto alla APR. In questo caso, non è necessario che i creditori di grado superiore vengano interamente rimborsati prima che i creditori di grado inferiore ricevano qualche utilità. La RPR consente un maggiore margine di negoziazione tra le parti e prevede che i creditori possano accettare unariduzione o un pagamento parziale magari in cambio di un accordo più rapido, un apporto di risorse dall’esterno (soci o acquirenti dell’azienda) o altri vantaggi a lungo termine quali la continuità dell’impresa e dei rapporti di fornitura o di credito. Le relative priority rule trova applicazione, ad esempio, nel PRO (piano di ristrutturazione sottoposto ad omologazione ex art. 64-bis CCII e nel concordato a continuità ex art. 84 CCII).

Perché il waterfall è importante

Il sistema waterfall è cruciale perché stabilisce una chiara priorità tra i creditori, minimizzando potenziali conflitti tra loro durante la ristrutturazione del debito; i piani di ristrutturazione, infatti, devono chiaramente chiarire importi, modalità e tempi di pagamento delle varie classi dei creditori. Conoscere le regole dei waterfall è poi fondamentale non solo nelle situazioni di crisi ma per sapere come tutelarsi da tali situazioni. Prendere garanzie e porsi fra i privilegiati è una salvaguardia contro il rischio di insolvenza.

Il waterfall rappresenta uno dei pilastri fondamentali della gestione del debito in un processo di ristrutturazione, garantendo trasparenza e priorità nei pagamenti ai creditori. Sebbene possa sembrare un concetto tecnico, il suo corretto utilizzo e implementazione è essenziale per il successo di un accordo di ristrutturazione, sia per tutelare i creditori che per facilitare la sopravvivenza di un'impresa in difficoltà.

 

Autore: Ufficio studi inFinance

Data: Settembre 2024

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