Nell’ambito di una ristrutturazione del debito, uno degli aspetti più importanti è la definizione delle modalità con cui le risorse disponibili saranno distribuite tra i vari creditori. Il tema come possiamo immaginare è delicatissimo, si parla di ordine di distribuzione e modalità di distribuzione. Questo processo è spesso regolato da una clausola denominata in gergo “waterfall”, che determina una gerarchia per il rimborso dei crediti.
Il termine "waterfall" (cascata) si riferisce alla logica con cui i pagamenti fluiscono verso i creditori in una sequenza predeterminata. I creditori non vengono pagati contemporaneamente o in proporzione uguale, ma secondo una precisa gerarchia che rispecchia il livello di priorità o di garanzia associato ai loro crediti. Solo dopo che i crediti più prioritari sono stati interamente soddisfatti, i creditori di grado inferiore ricevono i pagamenti. Questa struttura assicura che i creditori privilegiati vengano pagati per primi in caso di liquidazione o distribuzione delle risorse.
La sequenza del waterfall può variare a seconda dell'accordo di ristrutturazione specifico e della giurisdizione, ma generalmente segue una struttura simile:
Anzitutto le prededuzioni. I pagamenti in prededuzione hanno la priorità su tutti gli altri, anche sui creditori privilegiati.
Esempi tipici di prededuzioni:
Poi i creditori privilegiati. Si tratta di un mondo molto variegato e con gradi di precedenza anche al suo interno. Anzitutto abbiamo due grandi mondi di privilegio:
Arrivano poi i creditori chirografari. Essi sono il gruppo dei creditori non garantiti. Chirografo è un termine affascinante, è l'insieme di chiro e grafo. Chiro è la "mano" (il chirurgo opera con le mani, il chiromante legge la mano) e grafo è il segno ovvero la firma. Chirografario è colui che ha solo un impegno di firma scritto a mano: ad esempio una mera firma su un contratto di fornitura che ne certifica il diritto di credito. Questi creditori sono in fondo alla catena del waterfall.
Ma ci sono creditori che arrivano addirittura dopo i chirografari. Si tratta dei finanziamenti dei soci e successivamente ancora de soci stessi per capitale sociale e riserve. Se avanzano risorse dopo aver soddisfatto tutti i creditori, gli azionisti o i proprietari dell'azienda possono ricevere eventuali eccedenze. Prima vengono pagati i finanziamenti soci (postergati per natura ai sensi dell'art. 2467 cc se concessi in un momento in cui risultava un eccessivo squilibrio dell'indebitamento rispetto al patrimonio netto oppure in una situazione finanziaria della società nella quale sarebbe stato ragionevole un conferimento) e poi i soci per il rimborso di riserve e capitale sociale.
In linea di principio sì! Anche se il Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (CCII) ha un po' controvertito le classiche regole del waterfall. Ciò che abbiamo spiegato sinora prende il nome di Absolute Priority Rule (APR). La Absolute Priority Rule stabilisce una rigida gerarchia per il pagamento dei creditori e degli azionisti. Questa regola si basa su un principio assoluto: i creditori con priorità superiore devono essere interamente rimborsati prima che quelli di grado inferiore ricevano qualsiasi pagamento.
Il CCII ha introdotto anche la Relative Priority Rule (RPR). La Relative Priority Rule è un approccio più flessibile rispetto alla APR. In questo caso, non è necessario che i creditori di grado superiore vengano interamente rimborsati prima che i creditori di grado inferiore ricevano qualche utilità. La RPR consente un maggiore margine di negoziazione tra le parti e prevede che i creditori possano accettare unariduzione o un pagamento parziale magari in cambio di un accordo più rapido, un apporto di risorse dall’esterno (soci o acquirenti dell’azienda) o altri vantaggi a lungo termine quali la continuità dell’impresa e dei rapporti di fornitura o di credito. Le relative priority rule trova applicazione, ad esempio, nel PRO (piano di ristrutturazione sottoposto ad omologazione ex art. 64-bis CCII e nel concordato a continuità ex art. 84 CCII).
Il sistema waterfall è cruciale perché stabilisce una chiara priorità tra i creditori, minimizzando potenziali conflitti tra loro durante la ristrutturazione del debito; i piani di ristrutturazione, infatti, devono chiaramente chiarire importi, modalità e tempi di pagamento delle varie classi dei creditori. Conoscere le regole dei waterfall è poi fondamentale non solo nelle situazioni di crisi ma per sapere come tutelarsi da tali situazioni. Prendere garanzie e porsi fra i privilegiati è una salvaguardia contro il rischio di insolvenza.
Il waterfall rappresenta uno dei pilastri fondamentali della gestione del debito in un processo di ristrutturazione, garantendo trasparenza e priorità nei pagamenti ai creditori. Sebbene possa sembrare un concetto tecnico, il suo corretto utilizzo e implementazione è essenziale per il successo di un accordo di ristrutturazione, sia per tutelare i creditori che per facilitare la sopravvivenza di un'impresa in difficoltà.
Autore: Ufficio studi inFinance
Data: Settembre 2024
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